Star Trek: Picard 2×01

Star Trek: Picard 2×01

di Alessio Candeloro

Star Trek: Picard – 2×01

Jean-Luc Picard is back! Eccomi a parlare con voi dell’episodio 2×01 “Star Gazer”. Innanzitutto ho trovato meraviglioso il gioco di parole del titolo che ha una triplice valenza.
1) Ciò che gli diceva sua madre Yvette (che scopriamo solo ora, dopo 35 anni, 7 stagioni di TNG, 4 film, 1 stagione di PIC, essere stata oggetto di violenza domestica da parte del padre Maurice).
2) il nome della vecchia nave di Picard (il suo primo comando).
3) la nuova nave di Rios, tornato nella Flotta dopo gli eventi della prima stagione di PIC.
Questo primo episodio parte col botto, la tensione è sempre alta e, anche nei momenti più calmi, si resta incollati alla sedia. Rivedere Guinan è stato bellissimo (in quanto grande fan di TNG) e spero possa tornare visto che lei e la sua razza sono molto sensibili ai cambi temporali.
Ma che dire del nuovo incarico di Picard: “Cancellerie dell’Accademia della Flotta Stellare”. Come tale tiene un discorso ai nuovi cadetti, presentando il primo cadetto romulano (sangue puro) nella storia della Flotta: il suo pupillo Elnor. A quanto si capisce il titolo di Cancelliere, sostituisce quello che, fino alla fine del 24° secolo era il Sovrintendente. Come tale Picard vorrebbe aggiornare il test della Kobayashi Maru. Ma, come vediamo nell’episodio, viene “distratto” da una missione molto più importante.
Prima di addentrarci nella parte più succulenta della puntata vediamo che l’affascinante Laris, la governante/amica/confidente/e anche un po’ guardia di Picard, manifesta un profondo sentimento amoroso nei confronti del nostro ammiraglio. Dopo la morte del marito Zhaban c’è questa consuetudine romulana di onorare la vecchia storia d’amore amando più profondamente quella successiva. Ma Picard, a disagio come sempre quando si tratta di amore, diciamo che per ora declina la cosa. Ma secondo me, alla fine capitolerà. Comunque a metà episodio parte in missione e, devo essere onesto, mi è dispiaciuto che non abbia detto nulla a Laris, nemmeno lasciando un messaggio. Infatti si vede lei rientrare in casa e lui andare via. Spero che l’amore, alla fine, vinca. Vedremo.
Nella parte interessante della puntata vediamo questo squarcio nello spazio e la USS Stargazer del capitano Rios indaga. Intanto recupera Jurati, arriva Sette (sulla ex nave di Cristóbal), arriva Picard e, infine anche Musiker sulla nuova USS Excelsior (dove presta servizio anche Elnor). Dalla spaccatura spaziale (dai colori verdi, chi sarà mai?? 😂) spunta una nave a forma di….. Ehm… Asterisco?! 🤔 chiaramente Borg.
Picard apre un canale e i Borg dicono che vogliono…….la pace.
Interssante cambio di strategia.
Sette non gli crede, Picard è speranzoso e possibilista, Rios è cauto ma pronto a sparare ai Borg.
La collettività dice che invierà un rappresentante: la loro Regina.
Rios dice di non teletrasportare nessuno ma loro lo ignorano e mandano una figura (che ricorda un po’ Darth Vader al femminile) sulla plancia, la quale comincia ad utilizzare delle estremità allungabili che si inseriscono nelle consolle della nave e cominciano a prendere il controllo non solo della Stargazer, ma dell’intera flotta federale riunita a quelle coordinate perché costruita in parte con tecnologia Borg (gli esperimenti compiuti sul cubo della prima stagione con gli ex-B)
E meno male che volevano la pace.
Picard fa l’ultima e unica cosa possibile.
Attiva l’autodistruzione.
Ma prima che tutto esploda la Regina (siamo sicuri?) gli dice, come gli diceva sua madre: “Alza lo sguardo”.
Tutto esplode. Tutti morti.
Ma stranamente Picard si risveglia nella sua tenuta in Francia. Il cielo è diverso, come se ci fosse una griglia di energia che avvolge l’intero pianeta. Lui è vestito diversamente e si accorge di avere un badge completamente diverso. Comincia a girare per casa, chiamando Laris, ma spunta un sintetico che asserisce di essere il governante. Mentre il nostro eroe disperato, cerca di capire cosa succede, una voce fuori campo gli fa alzare gli occhi. Gli dice quanto è invecchiato e, con uno schiocco di dita, si invecchia anche lui per adattarsi.
Il mitico Q è tornato! Con una frase che fa ben sperare noi fan e tremare Jean-Luc: “Gli esami non finiscono mai.
Allora, diciamo che se la serie tiene questo ritmo e tutti gli episodi sono stati scritti altrettanto bene, possiamo aspettarci una stagione di altissimo livello. Io credo che (visto ciò che è stato annunciato sulla prossima stagione) questa seconda e la prossima terza stagione saranno unite, a formare come una sola storia che vedrà la conclusione alla fine della terza. Ma è troppo presto per dirlo.
Mi sono piaciuti un sacco tutti i riferimenti alle scorse serie (i pannelli con le navi delle serie passate, la voce fuori campo che ordina al professor O’Brien di presentarsi a rapporto in aula magna, il libro che Picard dona a Elnor scritto da Spock), la navi viste in questo episodio mi hanno fatto venire voglia di averle in modellino (Forza Eaglemoss, mettile in vendita al più presto 😊😊), le divise sono veramente belle, ecc.
Ora alcuni ragionamenti su un paio di cose.
1) Prima di recarsi in Accademia, Picard cerca il libro di Spock da portare con sé. Laris lo trova e glielo dà. Sul tavolo possiamo notare una stele. Quella è (e lo dico con sicurezza perché adoro la serie) la stele che Sisko rompe in un episodio di DS9. Picard la ricostruisce. Ma perché? Come l’ha avuta? Vero che lui è un patito di archeologia e di xenoarcheologia, ma come mai gli autori, per ben due volte (nel trailer e nel primo episodio) ce lo mostrano?
Che sia il preludio al ritorno del Sisko?
In effetti per i Profeti (e Sisko è mezzo Profeta) il tempo non ha importanza, e se non lo avessero anche i diversi Universi?
Io incrocio le dita e che il Sisko ritorni per aiutare i nostri eroi.
2) I Borg, il loro comportamento e la loro Regina.
Tutto molto strano. Il messaggio. L’aspetto fisico della Regina, le sue parole prima dell’esplosione, la forma della nave.
Qui gatta ci cova. Potrebbe essere stato Q che, sotto le mentite spoglie della Regina col nuovo look, persegue i suoi scopi. Come fece nell’episodio di VOY “Q2” quando si trasformò in un comandante Chokuzano per dare una lezione di umiltà a suo figlio. Ma che senso avrebbe poi presentarsi a Picard con le solite sembianze? (bellissimo vederlo giovane e poi adeguarsi all’invecchiamento di Picard con il solito schiocco di dita).
E se invece lo avesse salvato semplicemente per fargli vedere un nuovo modo di affrontare la situazione Borg? Per poi portarlo, a fine stagione, nel suo universo e nel suo tempo per risolvere tutto.
Resta sempre il fatto di capire come mai la Regina Borg abbia usato le parole di sua madre.
Quesiti che spero troveranno una risposta.
Per adesso direi che come prima puntata della nuova stagione, sono molto molto molto soddisfatto. Spero continui così.
Ci vediamo al prossimo episodio. Attivare!
Star Trek: Discovery – 4×11

Star Trek: Discovery – 4×11

di Alessio Candeloro

Discovery 4×11

Eccomi a voi per parlare dell’episodio 4×11 “Rosetta”.
Titolo, a mio parere meraviglioso. Mi riporta alla mente ricordi di scuola quando studiai gli antichi egizi e il modo per decifrare i geroglifici. Decifrazione riuscita proprio grazie a questo pezzo di granodiorite che, anni dopo potei ammirare al British Museum di Londra. Accantonando un attimo i miei ricordi, i nostri eroi partono alla ricerca di un modo per comunicare con la specie 10c. Scendono sul pianeta (semi distrutto circa 1000 anni prima da una pioggia di meteoriti) gassoso vicino alle coordinate dell’ipercampo impenetrabile dove dovrebbero trovarsi gli alieni. Attorno alla stella ci sono degli anelli di Dyson dello stesso materiale di cui è composto il controllo della A.M.O. Siamo sulla pista giusta. Il generale Ndoye reputa però la missione una perdita di tempo prezioso.
Ma in effetti, come si può comunicare con una specie (a qualsiasi livello socio-tecnologico) senza dei dati e un contesto culturale?
La missione parte e va anche a buon fine. Si scopre che la specie comunica attraverso i feromoni (che qui viene mostrata come una polvere che rimane sospesa nell’aria). Questi feromoni, assorbiti dalla pelle, scatenano sensazioni e visioni. Si capisce, grazie alla squadra di sbarco composta da Burnham, Saru, Culber e Detmer, che non sarà una comunicazione semplice. E come fa notare Saru (che per alcuni minuti torna lo spaventatissimo kelpiano anche senza gangli come una volta), non è detto che la distruzione che la A.M.O. porta nella nostra galassia sia per i 10 mc motivi di preoccupazione o interesse. Magari sanno esattamente cosa provoca ma, semplicemente e in maniera terrificante, non lo reputano un problema. Magari ci vedono come noi vediamo unn formicaio. Non diamo importanza alla cosa, né ci facciamo dei problemi a distruggerlo. Incrociamo le dita per i nostri discendenti del 32°secolo.
Nel frattempo sulla Discovery, o meglio, fuori dalla Discovery, Book e Tarka che hanno seguito la nave federale cercano un modo di salire a bordo. Vogliono agganciarsi, occultati, alla nave di Burnham per poter entrare nell’ipercampo della 10c e distruggere il controllo della A.M.O. in modo tale che la minaccia per la nostra galassia sia scongiurata e nessuna nuova anomalia possa prenderne il posto. Per fare ciò Tarka vuole rendere cechi i sensori di Zora in una specifica zona della nave per potersi agganciare. Con una serie di sotterfugi arriva in sala macchine e riesce a scaricare la patch creata per il suo piano. Intanto Book, che ha sentito una conversazione tra la presidente T’Rina e una scontenta generale N’doye, vuole convincere l’umana della validità del loro piano. Lei dovrà solo tenerli informati sui piani della Discovery. Lei accetta alla sola condizione che prima diano spazio alla diplomazia. Book gli da la sua parola. La sua però. E qui, quanto ci scommettiamo che Tarka farà l’ennesima cavolata? Staremo a vedere.
Tarka, la volpe, il più furbone tra gli scienziati, viene beccato da Reno in sala macchine. E siccome abbiamo imparato che qui gli scienziati sono superfurbi, cosa farà Reno alla vista del risiano?
A) si teletrasporta fuori con un doppio tocco del comunicatore e avvisa la sicurezza
B) si teletrasporta fuori e isola la sala macchine con un campo di forza di livello mille mila
C) chiede a Zora di isolare la zona dove è rannicchiato Tarka
D) si fa catturare senza opporre resistenza
Allora… Io cosa farei… A + B. Lei invece? Ovviamente l’opzione D. 😔😔😔 Così Burnham torna sulla nave con le belle notizie sui dati raccolti sul pianeta gassoso, Book, attraverso una paratia e il suo controller riesce a vederla senza farsi beccare. Ma al ritorno sulla sua nave trova Reno e Tarka con la faccia del tipo: “Mi ha scoperto. Cosa potevo fare?”
Ora, passi che Reno sbagli cosa fare. Ma Zora che non si accorge che manca un membro dell’equipaggio? 🤔🤔🤔 Va beh…
E la Discovery parte alla volte dell’ipercampo.
E anche in questo episodio, risolveremo tutto negli ultimi due. Forse 🤣🤣
Alla prossima Disco-puntata.