Titolo originale:
The Marvels

Paese: USA
Anno: 2023
Regia: Nia Da Costa
Sceneggiatura: Nia DaCosta, Megan McDonnell, Elissa Karasik
Produttore: Kevin Feige
Casa di produzione: Marvel Studios
Trasmissione ITA: Sky Atlantic

Interpreti e personaggi

Brie Larson: Carol Danvers / Captain Marvel
Teyonah Parris: Monica Rambeau
Iman Vellani: Kamala Khan / Ms. Marvel

 

Zawe Ashton: Dar-Benn
Gary Lewis: Imperatore Dro’ge
Park Seo-joon: Principe Yan

di Gabriele Manenti

Carol Danvers più umana di quello che ci si aspettasse, in questa pellicola fa i conti con se stessa e le conseguenze delle sue azioni sul pianeta Hala, ovvero la distruzione della Suprema IA che lo governava.

Il pianeta sta morendo e spinge la brava ma poco credibile controparte Dar-Benn, interpretata da Zawe Ashton, sopravvissuta alla guerra civile Kree a cercare nuovo sostentamento rubando “l’essenza” di pianeti vicini tra i quali la nuova casa dei Skrull… che tanto per cambiare saranno vessati ancora una volta, né Carol Danvers né Nick Fury faranno qualcosa di concreto e veramente definitivo per loro.

Questa è la storia in back ground, mentre in “superficie” si dipanano oltre a quella di Capitan Marvel anche quelle delle altre due protagoniste che portano avanti, seppur in maniera slegata e a volte caotica le proprie story line per degli epiloghi, dopo i titoli di coda, molto importanti.
Monica Rambeau (Teyonah Parris) è brillante e audace come sempre e Ms. Marvel (Iman Vellani) ruba prevedibilmente la scena con lunghe e godibili sequenze action e quella capacita sopratutto mimica di farti ridere e sorridere, e ricordiamolo i fumetti servono anche a questo.

Il più grande punto di forza di The Marvels è sicuramente l’ensemble, ma la comicità è al secondo posto un team-up per fermare un piano di vendetta intergalattico, una principessa disney (più di questo non dico) una famiglia strampalata, il mentore Nick Fury e la mascotte, direi che come “dotazione” standard siamo più che a posto.

Personalmente accetto che ci siano delle parti narrative leggere e a volte stupide, ma in questo film andiamo un po’ oltre, la storia è sempliciotta e i puzzle narrativi paralleli sono strani, sciocchi o superflui, se non inutili.
Non parlo di flop ma si è andati ben lontani da quello che poteva essere il vero senso della pellicola, un episodio di una sitcom con quel non so che di imbarazzo che ti fa stare li fino alla fine per vedere dove ci si spinge e quale limite si son posti sceneggiatori e regista.