di Alessio Candeloro

Discovery 4×12

Eccomi a parlare con voi dell’episodio 4×12 “Spieces Ten-C”.
Devo dire che è stato un episodio che ho apprezzato moltissimo. Il tentativo di comunicare da entrambe le parti è stata veramente una parte ben scritta. La matematica come linguaggio universale anche applicato ai feromoni e ai colori. Ottimo modo per imbastire una lingua di base oltre le parole o la classica lettura del pensiero. L’empatia dimostrata dalla specie 10c quando gli è stato comunicato che l’A.M.O. ci faceva paura è stato un momento davvero interessante. Sull’aspetto della specie intergalattica avrei immaginato un altro aspetto ma, alla fine, ci sono stati rappresentati come totalmente alieni rispetto a noi. Anche se nella fantascienza, alieni con queste sembianze, si sono già visti.
Ovviamente, uno o due passi avanti fatti dalla diplomazia, vengono rovinati da quel genio, simpaticone e menefreghista di Tarka. Ormai è chiaro a tutti (Book, Reno, equipaggio della Discovery, delegati, e persino a noi spettatori) che a lui della 10c, della Terra, di Ni’Var, degli altri pianeti e delle miliardi di esseri senzienti, non interessa assolutamente nulla. Lui vuole solo raggiungere l’altro universo e il suo amico. Il resto non ha importanza. E Book se ne accorge troppo tardi. E ne paga le conseguenze nonostante gli avvertimenti di Reno. Ora sembra che la 10c non si fidi più, giustamente dei nostri eroi. Ai loro occhi può sembrare che il tentativo diplomatico di comunicare fosse solo un diversivo. Il generale Ndoye dovrebbe essere degradata a soldato semplice e messa alla pulizia degli spurghi dei motori a impulso di una nave da carico automatizzata. Cioè, hai comunicato fino a 5 minuti prima a voce con Book e Tarka, e ora, nel momento più importante, ti fidi di un messaggino scritto. Ma chi ti ha promossa? Bah.
Invece, visto che l’episodio scorso ne ero rimasto perplesso, ho trovato molto ingegnoso il come abbiano giustificato il fatto che Zora non si fosse accorta della sparizione di Reno. Ovviamente io avrei messo il comunicatore dell’ingegnere dentro una consolle, in una paratia, in un contenitore per le spore, in tubo di jefferies adiacente alla sala macchine. Insomma in un posto dove non era possibile vederlo ma che avrebbe mandato i segnali sempre dall’ingegneria. Ma naturalmente il genio Tarka lo mette dove c’è una grata. Bisogna riconsiderare il termine “genio”.
Comunque ora abbiamo la specie 10c spaventata e arrabbiata, Tarka che si dirige alla fonte di energia per distruggere tutto e tutti in due galassie mentre lui se ne va in un altro universo e Reno che, grazie al suo ingegno (vedi Tarka cosa vuol dire essere geni?) usa la liquirizia per mandare un messaggio alla Discovery:
“Qui la situazione è tragica. Tarka è un pazzo. Fermate questa nave con ogni modo possibile”. Che sta a significare che lei e Book sono sacrificabili per la sopravvivenza di tutti.
Riuscirà Burnham (che nell’ultima immagine dopo il messaggio di Reno sembra che le si sia fermato il cuore con la stanza che le gira intorno) a seguire la logica e fare la cosa giusta? Il bene dei molti, varrà più di quello dei pochi, o di uno (Book)?
Lo scopriremo (ma vah!) nell’ultimo episodio. Io credo che, alla fine, saranno proprio le abilità telepatiche/sensoriali di Book (sentiva gli alberi della foresta sul pianeta di decathlon) a salvare la situazione e a far tornare la serenità con la 10c.
E speriamo che Tarka finisca in gattabuia, altro che realtà alternativa idilliaca.
Ci sentiamo al prossimo, ultimo Disco-episodio per questa stagione. 😊🖖