The Last Of Us

The Last Of Us

Titolo originale:
The last of us

Paese: USA
Anno: 2023 – in corso
Stagioni: 1
Episodi: 9
Produttore: Greg Spence, Cecil O’Connor
Casa di produzione: Sony Pictures Television, PlayStation Productions, Naughty Dog, The Mighty Mint, Word Games
Trasmissione ITA: Sky Atlantic

Interpreti e personaggi

Pedro Pascal: Joel Miller
Bella Ramsey: Ellie Williams

di Giuliana Abbiati

Tratto dall’omonimo videogioco cult del 2013 sviluppato dalla Naughty Dog per Playstation, la serie è stata scritta da Neil Druckmann uno dei creatori del videogioco e Craig Mazin autore anche della miniserie Chernobyl.

Qui parlo della serie televisiva; un lento e ben costruito viaggio attraverso l’horror e la fantascienza post-apocalittica. Nove episodi in tutto (ma hanno confermato ancora due stagioni) con protagonisti Pedro Pascal – meraviglioso anche in The Mandalorian – e Bella Ramsey che ricordiamo per la forza del suo personaggio nel Trono di Spade.

La trama intuitiva viene spiegata dal prologo dove uno scienziato avverte della possibilità che, a causa del cambiamento climatico, un fungo possa mutare diventando molto più pericoloso di un virus; profeticamente tutto diventa reale. Il fungo Cordyceps divora il cervello della vittime modificando il genoma delle persone e trasformando in zombie dalla faccia simil esplosa chiunque venga morso. La cosa straordinaria è che tutto capita in un week end – il fungo latente da anni viene attivato in pochissimo tempo, perciò tutta l’umanità è a rischio estinzione in pochissime ore. E gli zombie sono cazzuti, alla Word War Z perciò poche balle; si corre e si combatte o si viene uccisi.
Qui entra in scena il nostro Joel, mercenario e contrabbandiere che prende in consegna Ellie, una ragazzina immune al fungo che non ha mai vissuto al di fuori dalla zona protetta, per portarla attraverso gli Stati Uniti alla ricerca del centro medico dove con il suo sangue potranno – forse – creare un vaccino.
Strano a dirsi, la parte più cattiva di questo telefilm non sono nemmeno gli zombie (diciamocelo, alcuni inverosimili e un po’ fuori dalle righe) ma l’umanità che diventa crudele e sanguinaria.

La pandemia ha sterminato la società civile che crolla velocemente, i personaggi sono spesso soli e attraversano questa devastazione nella diffidenza pura. Il nuovo mondo così è piena di persone che ti uccidono per un po’ di pane o anche di peggio (visto il penultimo episodio!). Ci si aggrappa a poche persone, per lo più con relazioni intime tutte degnamente rappresentate con il sorprendente terzo episodio, la storia e il relativo flashback della relazione tra Bill e Frank amici di Joel.

Davvero molto particolare come hanno sviluppato l’idea di sopravvissuti che invece di aiutarsi o coalizzarsi si aggregano in piccolissime squadre, che vivono in zone di quarantena, ma per lo più cercano di sopravvivere tirando avanti a scapito di qualunque altra persona o zombie si presenti alla porta. Secondo me una scelta al limite del credibile ma sicuramente utile per un videogioco sparatutto dove o zombie o avvoltoi a questo punto non fa differenza, l’importante è restare in piedi.
Bravi i due protagonisti tra i quali si legge subito una simpatica alchimia. Avevo sottovalutato inizialmente la Ramsey ma mi sono dovuta ricredere, molto brava, molto dentro il suo personaggio inizialmente sotto tono ma poi sempre più a suo agio. Pascal ovviamente bravissimo, recitazione impeccabile, sempre dentro a prendere sberle, o a picchiare come un fabbro, eppure si intravvede un lato più sensibile. Anche i personaggi secondari danno un’ottima recitazione risultando molto verosimili.
Ripetitivi gli scenari, ma riprendendo un videogioco apocalittico forse di diverso non si poteva davvero fare. Non male anche gli zombi che, come ho detto, risultano essere abili morsicatori e corridori, combinazione sempre un po’ ansiogena.

Da apprezzare la colonna sonora composta da Gustavo Santaolalla che metterò come suoneria quando chiamerà il mio posto di lavoro.

 

Strange New Worlds – 2° stagione in arrivo!

Strange New Worlds – 2° stagione in arrivo!

Mancano appena un paio di mesi alla 2° stagione di Star Trek: Strange New Worlds.
10 nuovi episodi che ci racconteranno le avventure del Capitano Pike e dell’equipaggio della U.S.S. Enterprise.
Il trailer non rivela moltissimo, è sicuro che non mancheranno l’umorismo, l’avventura, James T. Kirk, i viaggi spaziali e, finalmente, vedremo i Klingon!
Non resta che attendere il 15 giugno per scoprire quali strani nuovi mondi ci aspettano.

Si avvicina la Starcon 2023!

Si avvicina la Starcon 2023!

di Michela Barotto

Manca poco più di un mese alla prossima Starcon, la convention organizzata da Star Trek Italian Club e Ultimo Avamposto in collaborazione con Italian Klinzha Society e SG-F Stargate FanClub Italia.

Ad oggi sono stati annunciati due ospiti internazionali:
Peter Weller, interprete dell’iconico personaggio Robocop e dell’Ammiraglio Marcus in Star Trek Into Darkness.
Richard Brake, attore inglese che vanta numerose partecipazioni in film di fantascienza, fantasy e horror. In tempi recenti ha interpretato The Night King ne il Trono di spade (2011) e il generale Valin Hess in un episodio di Star Wars The Mandalorian.

La Starcon è il luogo ideale per chi vuole vivere 3 giorni totalmente dedicati alla fantascienza e alla scienza.
Le giornate sono scandite da eventi di diversi tipo e per tutti i gusti: giochi, proiezioni, conferenze, sessioni autografi e foto con gli ospiti, concorsi di costumi e modellismo, esposizione di prop e aree tematizzate, concorsi e premi letterari.

Nei giorni della convention verranno annunciati i vincitori dei concorsi Omega Short&Graphics, verrà assegnato il Premio Lisiero per la divulgazione del fantastico, e si terrà il tradizionale concorso di costumi con sfilata al sabato sera, un evento imperdibile per chiunque frequenti la Starcon.

L’edizione 2023 sarà l’occasione per ricordare, come facciamo ogni anno, il compianto Alberto Lisiero, fondatore e Presidente dello Star Trek Italian Club che ci ha lasciati 10 anni fa.
Sono previste alcune iniziative per celebrare e ricordare Alberto Lisiero, soci e amici potranno onorare la sua memoria con fotografie, messaggi, lettere o poesie.
Vi rimandiamo alla pagina dedicata all’iniziativa: https://starconitalia.it/ricordando-alberto-lisiero/

All’interno della Starcon si terrà la 4° edizione di Kronos One – I giorni dell’onore, la convention Klingon di Italian Klinzha Society.

La nostra associazione animerà la convention con attività a tema klingon, ci saranno giochi da tavolo, lezioni di uso della bat’leth a cura di Alessio Candeloro, lezioni di lingua klingon tenute da Davide Candeloro, una conferenza intitolata “Combattimenti Klingon: dallo spazio al campo di battaglia”, una analisi di tutto ciò che i klingon usano per combattere, dalle navi spaziali al proprio corpo.
Alcuni soci di I.K.S. presenzieranno all’evento indossando con orgoglio i propri costumi klingon.

Immancabile è il concorso di Fantamodellismo, giunto alla 14° edizione con cui assegneremo il Premio del Pubblico e il Premio della Giuria.
Trovate il regolamento qui.

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Per essere sempre aggiornati sul programma della manifestazione seguite i nostri social, dove pubblicheremo tutti gli annunci di nuovi ospiti e attività della Starcon.
Per info generiche sulla manifestazione e per iscriversi: www.starconitalia.it

La sfera di Dyson

La sfera di Dyson

Titolo originale:
The Starless World

Lingua originale: inglese
1° ed ORIGINALE.: 1978
1° ed. ITALIANA : 1979
Autore: Gordon Eklund
Copertina: Karel Thole
Editore IT: Mondadori

URANIA n° 800

di Siro Sanvito

L’astronave Enterprise è in crociera nei pressi del Nucleo Galattico in cerca di un’astronave Klingon.
Nell’occasione non viene persa l’opportunità per individuare e registrare la presenza di buchi neri, di solito frequentissimi in quella zona di spazio. Pigramente passano le giornate e non accade nessuna novità fino a che i sensori individuano una scialuppa della Federazione con un uomo solo all’interno. Unici due problemi è che in zona non dovrebbero esserci astronavi della Federazione, tranne forse la “Rickover” di cui si sono perse le tracce una ventina d’anni prima,il cui pilota della navetta si identifica come “Gesù Cristo”!
Mentre l’uomo viene identificato come un vecchio compagno di Accademia del comandante Kirk, il tenente Sulu identifica un corpo spaziale con trecento milioni di chilometri di diametro! Non solo, l’Enterprise viene lentamente trascinata verso questo corpo celeste.
Mentre vengono svolte le indagine per capire di cosa si tratta irrompe nel Ponte di Comando l’uomo individuato precedentemente sulla navetta che inginocchiandosi davanti all’immagine del misterioso corpo celeste lo individua come il suo Dio Ay-Nab. Ulteriori studi portano Kirk, Spock e l’equipaggio dell’astronave alla scoperta che il misterioso oggetto altro non è che una sfera di Dyson.
Lentamente l’Enterprise viene condotta a forza all’interno della sfera dove scoprono un intero mondo sorretto in vita da una stella al suo interno, un mondo affascinante e sconosciuto. Dalle prime analisi risulta abitato da poche forme di vita ma anche da qualcun’ altro che gli uomini dell’Enterprise speravano di non trovare…
Sbarcando sul pianeta Kirk e la squadra di sbarco ha la spiacevole sorpresa di scoprire che le armi portate con loro sono completamente disattive.

La Sfera di Dyson è un romanzo pubblicato dalla Mondadori all’interno della collana Urania nel 1979, scritto da Gordon Eklund autore anche di “Pianeta Infernale” pubblicato qualche anno dopo dalla casa editrice Garden.
Il romanzo che si dipana velocemente sfruttando tutti i personaggi classici e presentandone di nuovi, tra i quali un’aliena che vorrebbe mantenere la tradizione diventando la sposa di Kirk e una principessa Klingon della quale non si capisce fino a che punto menta o affermi la verità.
La presenza di un Dio all’interno della Sfera che assoggetta e protegge completamente i Tumariani, i pochi alieni sopravvissuti ad un’infinita serie di guerre che hanno quasi completamente distrutto ogni forma di vita.
Lo stesso Dio che decide di portare attraverso a morte certa i suoi protetti. Può essere un Dio magnanimo e così crudele allo stesso tempo? E’ quello che si chiede anche il Comandante Kirk che, come in quasi ogni puntata della serie Classica, porta il cattivo a rivedere i suoi piani.
Tutti i personaggi sono presi e messi al centro della scena almeno una volta e ne sono sfruttate tutte le sfaccettature ben conosciute.
In questo romanzo tutti i crismi sono rispettati con tutte le parti al posto giusto, tanto che giunti alla fine si ha l’impressione di aver visto un’ottima puntata. Curioso il fatto che il soggetto della sfera di Dyson venga poi ripreso, qualche anno dopo, in una puntata di TNG con l’ingegnere Scott come personaggio principale. •

pubblicato su Fantazone n° 7 – aprile 2008

I klingon nelle nuove produzioni Trek

I klingon nelle nuove produzioni Trek

Le recenti serie di Star Trek prodotte sono la dimostrazione di quanto i Klingon siano amati nel mondo trek.
Per la gioia nostra e di tutti gli appassionati del glorioso popolo abbiamo visto molte cose klingon nelle serie animate Prodigy e, soprattutto, Lower Decks.

Beckett Mariner (Star Trek: Lower Decks) vanta amicizie nell’ambiente dell’Impero, e lo scopriamo fin dal primo episodio in cui brandisce una bat’leth ricevuta, racconta lei, da un vecchio klingon.
Nel secondo episodio della prima stagione conosciamo il generale K’orin, un klingon amico di vecchia data di Mariner, e non mancano vino di sangue, canzoni cantate ad alta voce e gagh.

Nella seconda stagione un episodio ha perfino un titolo Klingon e racconta i ponti bassi di un Bird Of Prey!
La terza stagione ci mostra Mariner e i suoi amici impegnati in un gioco di società, con tanto di accessori e costumi per interpretare dei klingon.
Fa la sua apparizione il mitico generale Martok, anche se solo in versione virtuale come master del gioco.

Queste sono solo alcune delle cose klingon che si vedono in Lower Decks, a voi il divertimento di scovarle tutte.

Anche in Star Trek: Prodigy si vede qualcosa di klingon, sebbene la serie (o almeno la prima stagione, l’unica prodotta fino ad oggi) sia principalmente ambientata in una zona della galassia lontana da settori e pianeti più noti.

Nel primissimo episodio un cenno lo vediamo in alcuni ologrammi che mostrano parole scritte in caratteri klingon.

Nell’episodio “Terraformazione” (S1EP5) i protagonisti trovano riparo in un Bird Of Prey abbandonato, forse precipitato, su un pianeta di classe M.
Mangiano razioni di cibo klingon e trovano anche un mek’leth che poi decidono di portare con sé.

Nell’episodio successivo, dal titolo rivelatore “Kobayashi Maru”, Dal affronta il famoso test dell’accademia in una simulazione disponibile sul ponte ologrammi della nave U.S.S. Protostar, in cui i Klingon ovviamente fanno la parte dei cattivi.

 

E nel tanto apprezzato Star Trek: Strange New Worlds? Dove sono i klingon?
Si parla di klingon, si fanno battute sui klingon, sappiamo che ci sono ma… non si vedono!
Non ancora per lo meno, aspettiamo fiduciosi.

Michela Barotto